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Le nascite

(Dalla Monografia di Damiano Pipino)

Ogni anno l’indice delle nascite è molto alto, specie nella classe meno abbiente. E’ un fenomeno antico da cui si deduce che questi cittadini, nonostante il progresso, non si preoccupano di evitare, mediante una onesta educazione sessuale, di mettere al mondo tanti figli, ai quali offrono poi una vita misera sia sotto l’aspetto materiale che morale.
Le nascite avvengono ancora in casa. Solo nei casi in cui il medico lo ordina, a denti stretti, le partorienti vanno in ospedale ed a malincuore, perché la parola "ospedale" la ritengono sia di cattivo augurio. Perciò alle moderne attrezzature ospedaliere preferiscono il letto, le sedie o qualche scanno di casa.
Non è vero che si partorisce in aperta campagna, come si dice. Qualche caso del genere si è verificato nel lontano passato, come oggi può verificarsi ovunque, ma non è da attribuirlo alla mancanza di pudore di questi cittadini, bensì alla loro particolare ignoranza delle regole igieniche. Infatti a quel tempo (risale a 40-50 anni fa), vi erano donne che stavano per divenire madri ed ignoravano ogni cosa su come e quando sarebbe avvenuto l’evento, per cui, fino all’ ultimo giorno, si recavano e lavorare nei campi.
Ai neonati è ancora quasi d’obbligo imporre il nome dei parenti, dei nonni in particolare, e magari a più di uno. Pertanto capita spesso che in una famiglia vi siano più figli che anagraficamente portano lo stesso nome, anche se, in pratica, vengono chiamati con nome diverso. Da questo fatto può dedursi quanto sia ancora grande l’amore ed il rispetto che questi cittadini hanno per i loro genitori.